Negli ultimi tempi si stanno registrando con sempre maggiore frequenza interruzioni improvvise e ripetute dell’energia elettrica.
A prima vista possono sembrare eventi di poco conto, ma hanno un impatto diretto e potenzialmente dannoso sui sistemi informatici, soprattutto se non adeguatamente protetti.
Molte realtà, giustamente, si affidano a gruppi di continuità (UPS) per garantire la continuità operativa in caso di cali di tensione o black-out.
Tuttavia, non tutti sanno che:
➡️ Gli UPS non sono infallibili. Se sottoposti a continui cicli di scarica e ricarica (a causa di interruzioni frequenti), le batterie interne si degradano rapidamente.
➡️ Una batteria scarica o usurata non è in grado di proteggere nulla. Al prossimo calo di tensione, i dispositivi collegati si spegneranno bruscamente, con tutti i rischi che ne conseguono: danni ai dati, al software e all’hardware.
➡️ Spesso, ci si accorge del problema solo quando è troppo tardi: i file sono corrotti, i server non ripartono, i danni sono reali.
🔧 Cosa si può fare?
Verificare periodicamente lo stato di salute delle batterie UPS.
Valutare soluzioni di backup più robuste per i sistemi critici (es. UPS di maggiore capacità o generatori).
Installare stabilizzatori di rete, soprattutto in zone soggette a sbalzi o interruzioni frequenti.
Non sottovalutare l’importanza dei backup regolari su supporti esterni o in cloud.
Chi si occupa di sicurezza informatica e continuità operativa sa bene che la prevenzione è sempre l’investimento più intelligente.
Data pubblicazione : 08/07/2025