Fare l’amministratore di una rete o il responsabile della protezione dei dati non significa soltanto garantire che tutto funzioni o che i sistemi siano conformi alle norme.
Significa, spesso, anche dover far notare ciò che non va.
Può trattarsi di una configurazione non sicura, di una procedura non documentata o di un comportamento che mette a rischio la sicurezza o la protezione dei dati.
Non sempre è facile.
Dire le cose scomode richiede equilibrio, rispetto e una buona dose di coraggio.
Ma è proprio lì che si misura la professionalità: nella capacità di comunicare criticità senza accusare, di evidenziare rischi senza creare tensioni, di proporre soluzioni invece di alimentare conflitti.
Ogni volta che un amministratore di sistema o un DPO segnala una vulnerabilità, un’incongruenza o una mancanza, non sta “mettendo in difficoltà” qualcuno.
Sta proteggendo l’organizzazione, le persone e il valore della fiducia.
Dire le cose scomode, con rispetto, è una forma di cura.
Perché la sicurezza – informatica o dei dati – nasce sempre dalla verità, anche quando è scomoda.
Data pubblicazione : 17/10/2025