Molte aziende continuano a pensare che la privacy “non serva a niente”.
Un adempimento burocratico, qualcosa da fare solo se qualcuno lo chiede.
Eppure, tutto cambia nel momento in cui arriva un’ispezione.
Quando viene chiesto di dimostrare concretamente cosa è stato fatto come “privacy attiva” durante l’anno — aggiornamenti, verifiche, registri, informative, formazione — la realtà emerge in fretta.
E a quel punto, qual è la risposta che potrete dare?
Come Responsabile della Protezione dei Dati (DPO), ma anche come consulente per aziende, non posso permettermi — e non posso permettervi — di credere che “non serva fare nulla”.
La protezione dei dati non è solo un obbligo normativo: è una garanzia di fiducia, un segno di rispetto verso clienti, cittadini e dipendenti.
Farsi seguire da un professionista significa prevenire errori, gestire correttamente i rischi e soprattutto evitare sanzioni che, in caso di inadempienza, possono essere molto rilevanti.
La frase “Ah, non sapevo nulla…” non è una giustificazione — né per le autorità di controllo, né per l’organizzazione stessa, né tantomeno verso clienti, fornitori o chiunque intrattenga con noi rapporti professionali.
👉 Resto a disposizione per fornire tutta la consulenza necessaria, aiutandovi a impostare una privacy attiva, concreta e documentata — non solo per essere in regola, ma per lavorare con serenità e consapevolezza.
Data pubblicazione : 04/11/2025